Esseci, "Bobba: servizio civile volontario arriva in Europa"

13 Dicembre 2014

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Una sorta di "Erasmus del servizio civile", un programma per consentire ad un giovane che voglia fare un’esperienza di cittadinanza attiva e di impegno volontario per la comunità, di poterlo fare non solo per la propria comunità nazionale o locale ma anche per quella di un altro Paese europeo. Come anticipato nei giorni scorsi, è questa l’idea lanciata ieri dalla presidenza di turno italiana dell’Unione europea che, in occasione del Consiglio dei ministri Ue con delega alle politiche giovanili, ha presentato una proposta formale per dare vita ad un “servizio civile europeo”. «Crediamo e vogliamo – sottolinea il Sottosegretario con delega, on. Luigi Bobba – che il servizio civile europeo diventi un grande successo come è stato l’Erasmus che in fondo è uno dei modi per far camminare e costruire l’unione europea».

Al centro della riunione c'è stato anche l'accesso ai diritti per i giovani, in particolare lavoro, credito per la casa ma soprattutto partecipazione politica. I 28 hanno anche discusso, ha spiegato l'on. Bobba, di una «nuova generazione di politiche giovanili che siano intersettoriali», ossia che «riguardino l'insieme della vita dei giovani come elemento di maggior efficacia delle politiche l'Ue mette in campo». Soddisfazione per questi risultati è stata espressa dalla deputata PD Francesca Bonomo: «Sono felice – ha affermato – della tanta strada fatta in questi pochi mesi, come parlamentari, rappresentati del governo, enti locali e tutti i soggetti del mondo del servizio civile. Nel marzo dell’anno scorso, il Partito Democratico presentò la proposta del Servizio civile universale e solo dopo un mese, ad aprile, rilanciammo la proposta a livello europeo, convinti che, come il progetto Erasmus o la più recente Youth Guarantee, anche il servizio Civile italiano, possa essere uno strumento finalizzato alla creazione di una coscienza sociale condivisa, a salvaguardia del bene comune e della cittadinanza attiva, anche come antidoto ai movimenti anti europeisti e alla disoccupazione giovanile». «Un altro segnale di concretezza arriva dalla Commissione, che la settimana scorsa ha ufficializzato l’assegnazione a Italia, Francia e Germania la sperimentazione del progetto del servizio civile europeo. Si tratta di 200 volontari [per l'Italia] che resteranno in servizio per un periodo variabile fra i 6 e i 12 mesi. Siamo pertanto rimaniamo fiduciosi e soddisfatti del lavoro che stiamo facendo. Finalmente anche l’Europa cambia verso», conclude la deputata democratica, che si riferisce a un progetto pilota dei tre paesi, con altri quattro osservatori (Repubblica Ceca, Lettonia, Regno Unito e Lussemburgo), perché 600 giovani (200 per Paese) possano cominciare a fare un’esperienza di servizio civile tra gli Stati aderenti al progetto. «Se il progetto pilota avrà successo - spiega a Vita.it la deputata europea Patrizia Toia -, poi servirà una proposta della Commissione per istituire un programma specifico ad hoc, che dovrà essere approvata dal Parlamento Europeo, in modo che diventi un programma stabile come l’Erasmus. In qualità di capogruppo del PD, appoggeremo con entusiasmo una tale proposta legislativa che ci auguriamo diventi una politica europea».

Fonte: Esseci